Salendo da Rosciano verso l’Eremo camaldolese di Monte Giove, dopo poche centinaia di metri sulla destra, un cancello custodisce l’accesso ad un lungo e ripido viale che conduce a Villa Rinalducci, una delle più note e splendide residenze nobiliari del circondario di Fano. Collocata su un ampio pianoro, delimitato da una folta vegetazione, la dimora a pianta rettangolare, ha la facciata impreziosita da una singolare scala a tenaglia dalla sommità della quale si spazia con lo sguardo sulla valle del fiume Metauro e verso il mare Adriatico e da cui si accede al piano nobile.
L’aspetto attuale della dimora risale presumibilmente alla seconda metà del XVIII secolo, quando il conte Lelio Rinalducci decise di trasformare in “casino di delizie” la presistenre struttura agricola. A questa epoca è riconducibile sia la scala, che impreziosisice la facciata, sia la cappella addossata al lato opposto e fruibile sia dall’interno che dall’esterno mediante accesso autonomo laterale.
L’edificio, intonacato solo sulla facciata principale e per il resto realizzato con mattoni a vista, si sviluppa su tre piani: quello nobile centrale, il piano sovrastante che in origine ospitava i magazzini e le stanze della servitù e il piano terra con ampia cucina e altri locali per i servizi quotidiani.
Molto bella sia la villa, sia i giardini… Un posto ricco di angoli caratteristici in cui poter scattare splendide fotografie
Colazione ottima con torte fatte in casa. Posto molto tranquillo e incantevole in stupenda zona collinare ma vicina al centro di Fano. Camere molto spaziose e in stile anticato molto gradevole.
Colazione abbondante, c’è solo l’imbarazzo della scelta! Personale cordiale e disponibile. Immerso nel verde, abbastanza distante da essere lontano dal rumore del traffico cittadino e al contempo sufficientemente vicino per raggiungere velocemente il centro e il mare. Luogo piacevole per un soggiorno rilassante! Da non perdere anche l’ottima cena nel ristorante presso il vicino Castello di Montegiove! Decisamente consigliato!